Egle e Marino

Cavaliere
Nella chiusa intesa cavaliere e
cavallo in ardito gioco buttan la vita;
un segreto miraggio li svelse da
terra, gli audaci puri, a calcare
nell’aria orme giganti, derisi,
folli eroi di nessuno.

Nella raccolta La parola scolpita confluisce tutta la riflessione poetica di Egle sull’arte di Marino Marini, e il pensiero, in qualche modo, si fa a sua volta scultura. È uno dei pochi casi in cui l’incontro tra arti diverse si fa così forte e diventa quasi una fusione di contenuti analoghi, una sintesi di estetiche differenti sotto la forma della poesia. Questa trasmutazione del linguaggio scultoreo in linguaggio verbale, poetico, passa attraverso quello specifico legame che unisce due gemelli, un’empatia particolare, spesso differente da quella che lega due fratelli o una coppia.
da Marco Di Memmo www.ifioridelmale.it/articoli/marino-marini-e-la-sorella-gemella-egle


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