Un viaggio nel tempo attraverso le opere di Marino Marini

“L’arte è un gioco raffinato” Marino Marini

Attraverso le opere di Marino Marini proponiamo un viaggio nel tempo: una voce di donna racconta con le parole della moglie Marina – “Con Marino” – quanto l’artista pensava, credeva, viveva. Possiamo vedere e immaginare l’incontro con gli artisti a lui contemporanei, conoscere le idee che maturano in lui facendo crescere la sua arte e il suo concetto di arte che porta in tutto il mondo, da Venezia a Parigi, da Monaco a Berlino, da Gerusalemme a Tokio… possiamo geolocalizzare le opere e collegarle così da creare una rete tra passato e presente intorno all’artista. Un esempio per tutti il parallelo con gli Etruschi.

“Il mio amore della realtà lo devo forse agli Etruschi: una realtà che appare in forme che hanno lo spessore dell’elementare e sulle cui superfici gioca la luce. La semplificazione può, visibilmente, scostandosi dalla natura – ma ad essa riconduce perché tende all’essenzaile.” MM

La stessa città di Firenze sarà uno scenario per questo viaggio virtuale nella sua vita, percorrendo la storia attraverso le sue opere e i luoghi significativi. Per ogni opera o luogo scoperto, l’applicazione attribuirà un simbolo per giocare con i suoi cavalli all’interno del museo o virtualmente nel sito web del Museo. Per mantenere quel legame tra la città e il Museo, le mosse dei suoi Cavalli si svilupperanno in una scacchiera creata dalle formelle della cappella Rucellai: formelle simbolo da acquisire nel percorso esterno al museo. Sono tasselli da scoprire per ricostruire la sua vita e la significativa storia della location museale in questa città ricca di storia.

vedi Formelle: 30 diverse tarsie ornamentali da https://it.wikipedia.org/wiki/Tempietto_del_Santo_Sepolcro

Pittura e Scultura, colore, forme e volumi: Marino ci racconta, ci fa viaggiare in Italia, in Europa, in America fino in Giappone… le opere possono essere geolocalizzate ovunque, così da creare una rete tra i Musei che le ospitano in tutto il mondo. Pensiamo ai Ritratti, citiamo Stravinskij per scoprire la loro amicizia, l’incontro a New York, sentire La sagra della Primavera, vedere la musica con i suoi colori, la sua passione per il teatro …

Questo modo di interagire con l’arte, giocando con i nostri apparecchi sempre connessi ci porta a rendere naturale la richiesta di una risposta al visitatore-viaggiatore per raccogliere una sua emozione in un TAG. Questo ci consentirà di assemblare dati per studiare quanto l’emozione sia importante per l’apprendimento attivo. I TAGs in continua evoluzione saranno resi visibili in uno schermo all’interno del museo.


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