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Una
mostra di strumenti ed immagini sulla storia della fotografia
di Fausto Casi
E' necessario ricordare gli sforzi che l'uomo ha dovuto sostenere
per arrivare a riprodurre in "camera oscura" un soggetto od un
passaggio naturale che si trova nell'ambiente esterno.
Nel XVI secolo Gemma Frisius, poi Girolamo Cardano, Giovanni Battista
Della Porta ed altri, con i loro esperimenti stupivano e "terrorizzavano"
i presenti con le loro manifestazioni ritenute demoniache o di stregoneria
Nel XVII secolo la "camera obscura" diventa uno strumento
scientifico molto apprezzato artisticamente per riprodurre i disegni naturalistici.Finchè
nel XVII secolo diventà addirittura portatile, sempre però utilizzata
a fini pittorici e come ausilio strutturale fino ai primi delI'800.
Con la scoperta del francese Joseph Nicephone Niepce, che dal 1816
lavorò ininterrottamente per 10 anni, alla sua idea di fissare una
immagine su un supporto sensibile, viene realizzata la prima FOTOGRAFIA
che egli definì LITOGRAFIA. Dal 1826 fino al 1837 si praticano esperimenti
anche in Inghilterra, ma è con Louis Jacques Mandè Daguerre che
viene brevettato un sistema per fissare l'immagine positiva in una soluzione
di sale comune su lastra ricoperta di argento."La pittura era morta":
cos si espresse il pittore francese Paul de la roche, ai dilagare della
notizia. La fotografia entrò negli interessi della gente comune, il
prezioso ritratto del pittore veniva sostituito con la più abbordabile
fotografia: prima il DAGUERROTIPO, poi l'AMBROTIPO, il FERROTIPO, le LASTRE
in vetro a COLLODIO UMIDO e, per finire, alla fine del secolo, pellicole
a rullo in celluluide della Eastman Kodak, ancora oggi usate normalemente
nel formato standardizzato del 35 mm.In questo processo di maturazione
anche il mezzo foto-grafico progredisce e cambiando diventa sempre più
pra-tico e sicuro nell'uso. Dalla prima macchina di Daguerre e di Talbot
con cui si fecero i primi ritratti ed i più rari pae-saggi, si passa
alle macchine sempre in legno ma per lastre a collodio con le quali si
realizzavano le bellissime carte da visita. Con i primi dell 900 anche
il comune cittadino si interes-sa al procedimento fotografico; nasce la
grande industriadi macchine e accessori fotografici, i modelli si moltipli-cano,
arrivano le FOLDING, prima grande formato poi più maneggevoli ed infine
tascabili. Anche i flasch, gli esposimetri e tutti gli ingredienti per
lo sviluppo e per il fissaggio dell'immagine sulla carta vengono messi
nel mer-cato a disposizione di tutti, insieme alle bacinelle, ai torchietti,
alle mollette, ecc.E' con il formato 35 mm., del quale la Leica (Leitz
Came-ra) brevettata dal Dott. Ernest Leitz nel 1925, ne è l'im-magine
storica, che l'uso della macchina fotografica en-tra in tutte le case più
abbienti.Ancora oggi "chi ha una Laica ha un tesoro". Ma per
co-loro che non si potevano permettere la costosa macchi-na tedesca, esistevano
nel mercato moltissime occasio-ni di possedere comunque una "camera"
che ancora oggi in quasi tutte le case, in qualche cassetto, consente di
ritorvare la vecchia macchina fotografica del nonno. |
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Strumenti
ed immagini sulla storia della fotografia
Anghiari, Palazzo Marzocco, dal 24 aprile al 2 maggio |
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